Project Description

Rendere la propria casa autonoma da un punto di vista energetico sfruttando l’energia solare. È questo lo scopo di chi decide di investire sul fotovoltaico.

Da cosa è composto un impianto fotovoltaico?

Un sistema fotovoltaico è composto essenzialmente da:

  • moduli fotovoltaici costituiscono l’elemento principale dell’impianto. Più moduli formano un pannello, un insieme di pannelli una stringa, più stringhe il generatore fotovoltaico.
  • inverter dispositivo elettronico che consente la conversione da corrente continua a corrente alternata con una frequenza di 50 Hz. (VIDEO)
  • strutture di sostegno sorreggono i moduli e provvedono al loro orientamento, dando un’inclinazione rispetto al piano orizzontale.
  • un contatore
  • sistema di controllo e misuratori di energia consente di tenere sotto controllo il funzionamento e la produzione dell’impianto.
  • quadri elettrici e cavi di collegamento.

Quali sono i principali vantaggi di un impianto fotovoltaico?

I principali vantaggi degli impianti fotovoltaici sono:

  • detrazioni fiscali per l’acquisto: 50 % o 110% (vedi da pag. 5 a 10)
  • risparmio in bolletta: grazie all’ autoconsumo. L’autoconsumo consiste nella possibilità di consumare in loco – nella propria abitazione, in un ufficio, in uno stabilimento produttivo, ecc. – l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico per far fronte ai propri fabbisogni energetici. (L’energia non viene prelevata dalla Rete, ma viene utilizzata quella prodotta dall’impianto fotovoltaico)
  • scambio sul posto: Il servizio di Scambio sul Posto è una particolare forma di autoconsumo in sito che consente di compensare l’energia elettrica prodotta e immessa in rete in un certo momento con quella prelevata e consumata in un momento differente da quello in cui avviene la produzione. Nello Scambio sul Posto si utilizza quindi il sistema elettrico quale strumento per l’immagazzinamento virtuale dell’energia elettrica prodotta ma non contestualmente autoconsumata. Condizione necessaria per l’erogazione del servizio è la presenza di impianti per il consumo e per la produzione di energia elettrica sottesi a un unico punto di connessione con la rete pubblica. (è il meccanismo che permette di valorizzare economicamente l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e non immediatamente consumata).

Es: quando il mio impianto fotovoltaico produce energia e non viene autoconsumata, viene immessa in rete. Ci saranno momenti duranti la giornata in cui ci sarà la necessità di prelevare l’energia di rete per coprire il fabbisogno. Quando arriverà la fattura che indicherà il costo dell’energia che è stata prelevata, l’utente dovrà pagare l’intero importo. È qui che entra in gioco il GSE che si ricorderà che l’utente ha in precedenza immesso in rete una determinata quantità di energia. A questo punto il GSE rimborserà il prezzo dell’energia che l’utente ha prelevato senza rimborsare però tutte le tasse, oneri e accise.

AUTOCONSUMO/BATTERIA + CONVENIENTE DI SCAMBIO SUL POSTO

  • assenza di qualsiasi tipo d’emissione inquinante. Il sole è una fonte inesauribile e pulita di energia
  • brevi tempi di recupero del capitale investito (da 7 a 10 anni a seconda della zona geografica in cui viene installato l’impianto).

Cos’è un impianto fotovoltaico?

Un impianto fotovoltaico è un impianto per la produzione di energia elettrica: l’energia solare incidente sulla superficie terrestre viene trasformata direttamente in energia elettrica, sfruttando le proprietà del silicio, un elemento semiconduttore molto usato in tutti i dispositivi elettronici.

Come funziona un impianto fotovoltaico?

L’elemento base dell’impianto è la cella fotovoltaica. Le celle fotovoltaiche collegate tra loro formano un modulo o pannello fotovoltaico in grado di trasformare la luce solare in energia elettrica continua e a bassa tensione che viene raccolta e convogliata verso l’inverter, per essere trasformata in alternata ea 220 volt.

Quanto costa un impianto fotovoltaico?

Non è semplice stabilire quanto costa un impianto fotovoltaico. Il prezzo complessivo però possiamo affermare che comprende: -sopralluogo -qualità dei materiali -progettazione -installazione -gestione delle pratiche burocratiche.

Inoltre il costo può variare in base all’aggiunta di ulteriori dispositivi come ad esempio –ottimizzatore e/o –batteria di accumulo.

Quanto costa la manutenzione?

Essendo un sistema modulare il costo della sostituzione e della manutenzione dei pannelli è semplice e non comporta costi eccessivi.

Quanto dura un impianto fotovoltaico?

I pannelli fotovoltaici sono generalmente garantiti per 25 anni con una produttività in recessione dell’80-85%, rispetto a quella garantita al momento dell’installazione. In seguito ai 25 anni, vi è un periodo di autonomia di ancora 10 anni con rendimenti pari al 60-80 %.

Resa dell’impianto?

La resa di un impianto è misurata in base a condizioni standard ma comunque non è facile da stabilire. Ci sono però degli elementi molto importanti da prendere in considerazione quali: -latitudine -inclinazione -orientamento -pulizia dell’impianto -temperatura.

Dove posso installare un impianto fotovoltaico?

Un’ impianto fotovoltaici può essere installato sopra il tetto (i pannelli solari sono fissati con un telaio), integrato nel tetto (i pannelli solari sono integrati nel tetto stesso), sulla facciata, montati a terra, nel terrazzo o balcone. Sarà il progettista in sede di sopralluogo a verificare il luogo più adatto all’installazione, sulla base di vari elementi quali lo spazio necessario, la corretta esposizione (a Sud) ed inclinazione della superficie dei moduli (30-35° gradi).

Quanto spazio occupa un impianto fotovoltaico?

Le dimensioni di un impianto fotovoltaico dipendono principalmente da: -dal tipo di pannello utilizzato -dalla tecnologia utilizzata (mono/pluricristallino) -dalla potenza generata da ogni singolo pannello (più un singolo pannello genera potenza, meno pannelli dovranno essere installati).

C’è un orientamento ideale per un impianto fotovoltaico?

Durante la progettazione dell’impianto fotovoltaico, bisogna tener conto dell’orientamente che consente un maggiore irraggiamento solare durante l’intera giornata, in modo da avere la massima produzione d’energia possibile. Dato che i pannelli fotovoltaici sono più produttivi quando i raggi del sole sono perpendicolari alle loro superfici, l’orientamento sicuramente migliore è di circa 30 gradi verso Sud.

L’impianto fotovoltaico produce energia anche quando non c’è il sole?

Si. I moduli del fotovoltaico non si limitano a sfruttare la luce diretta del sole, ma assorbono anche la così detta “radiazione diffusa”. Ciò significa che anche in caso di cielo nuvoloso, i pannelli produrranno comunque una limitata quantità di energia elettrica.

Che potenza dovrebbe avere il mio impianto fotovoltaico?

La potenza dell’impianto fotovoltaico non dipende né dal numero delle persone, né dalle dimensioni dell’abitazione, ma da kwh consumati in un anno. Per rilevare questo dato è necessario eseguire uno studio di fattibilità o meglio un’analisi storica dei consumi elettrici che deve essere effettuata prendendo in considerazione le bollette del gestore dell’energia. Questo studio rappresenta il punto di partenza per un corretto dimensionamento dell’impianto.

Quanto risparmio sulla bolletta?

Il corretto dimensionamento dell’impianto fotovoltaico rispetto ai consumi è il primo elemento che consente un risparmio energetico e quindi economico. Altro elemento è l’autoconsumo istantaneo che permette di autoprodurre l’energia che si andrà a consumare, senza immetterla prima in rete per poi prelevarla nuovamente. Per sfruttare al massimo l’autoconsumo in sito è necessario far funzionare gli apparecchi elettrici di casa nei momenti di produzione dell’impianto, ovvero durante le ore diurne, ore di maggiore irraggiamento. In alternativa sarà utile utilizzare un sistema di accumulo con batterie. Questo è il punto successivo. per accumulare di giorno parte dell’energia prodotta e consumarla la sera/notte.

Se c’è un black-out ho comunque energia?

No, in caso di black out, dovuto all’interruzione dell’energia elettrica da parte del gestore elettrico, la corrente generata dal vostro impianto fotovoltaico non potrà essere utilizzata. Per ovviare al rischio di black-out esistono diversi prodotti muniti di batteria che consentono di alimentare gli strumenti elettrici.

Quali modifiche comporta l’installazione del fotovoltaico sull’impianto elettrico esistente?

L’impianto fotovoltaico è progettato per avere la massima integrazione con i tradizionali impianti elettrici e il passaggio tra i due non comporta modifiche sostanziali. Per poter trasformare la corrente elettrica continua prodotta dall’impianto fotovoltaico in corrente alternata, sarà necessaria l’integrazione con un inverter. Per ovviare al rischio di black-out esistono diversi prodotti muniti di batteria che consentono di alimentare gli aperecchi elettrici.

Per l’impianto è necessario un installatore specializzato?

L’installazione di un sistema fotovoltaico risulta potenzialmente pericolosa ed è raccomandabile che sia effettuata da personale specializzato e qualificato. E’ previsto inoltre che l’azienda sia autorizzata ad operare con le FER. Tale abilitazione è riportata sulla visura camerale.

Come vanno smaltiti gli impianti fotovoltaici?

Il GSE ha recentemente pubblicato istruzioni per lo smaltimento pannelli fotovoltaici. Rifiuti provenienti da impianti fotovoltaici con potenza inferiore ai 10kWp: devono essere conferiti ai Centri di Raccolta. Lo smaltimento è per i proprietari di tali impianti gratuito. Rifiuti provenienti da impianti fotovoltaici con potenza superiore ai 10kWp: devono essere conferiti ad un impianto di trattamento autorizzato identificato dalla normativa.

Occorre accatastare l’impianto fotovoltaico?

Gli impianti fotovoltaici, poiché generano una rendita, sono da considerarsi “pertinenza accatastabile”. Sono esclusi gli impianti con una potenza che varia da 0 a 3 kwp, mentre gli impianti con potenza superiore ai 3 kwp devono essere accatastati.